L’articolo mette in luce l’utilità della terapia con farmaci biologici per la psoriasi nel diminuire il rischio cardiovascolare e l’infiammazione sistemica. In particolare, trova giovamento nei pazienti con alto rischio di eventi associati alla rottura di placche coronariche ad alto rischio, con nucleo necrotico ricco di lipidi.
BACKGROUND
La placca coronarica con nucleo necrotico ricco di lipidi presenta un alto rischio di rottura, che può essere visualizzata mediante angiografia coronarica con tomografia computerizzata (coronaro-TC). Questa placca è molto predittiva di eventi cardiovascolari gravi, come infarto del miocardio. I pazienti con malattie infiammatorie croniche sistemiche, come la psoriasi, presentano un aumentato rischio di rottura di placca coronarica, a causa dello stato di infiammazione sistemica persistente. I pazienti sono stati stratificati in gruppi in base alla classe di farmaci biologici utilizzata, in particolare inibitori del TNF-α, inibitori di IL-12/23 e inibitori di IL-17.
RISULTATI
209 pazienti naïve al trattamento biologico per la psoriasi sono stati studiati mediante angiografia coronarica con tomografia computerizzata (coronaro-TC) al tempo zero e dopo un anno, per valutare eventuali variazioni delle placche coronariche. Di questi, 124 sono stati trattati con terapia biologica e 85 con terapia non biologica (topici, fototerapia, farmaci sistemici). I pazienti presentavano un’età media di 49,6±12,7 anni, con una preponderanza maschile (60,6%). Dopo un anno di trattamento, i pazienti presentavano una diminuzione (3,12 mm2 al tempo zero vs 2,97 mm2 dopo un anno) della placca coronarica con nucleo necrotico ricco di lipidi, rispetto al gruppo di quelli che non avevano ricevuto un trattamento con farmaci biologici.
Riguardo le classi di farmaci biologici utilizzati, la maggior parte dei pazienti è stata trattata con gli inibitori del TNF-α (17,3%), seguita da quella degli inibitori di IL-12/23 (6,2%) e infine gli inibitori di IL-17 (3,8%). Riguardo gli altri farmaci, il 62,6% dei pazienti sono stati trattati con topici, il 12,8% con farmaci sistemici e il 10,8% con fototerapia.
IMPATTO NELLA PRATICA CLINICA
Gli inibitori del TNF-α, gli inibitori di IL-12/23 e gli inibitori di IL-17 sono farmaci biologici per la psoriasi cronica in placche che hanno dimostrato utilità nel diminuire il rischio di eventi cardiovascolari grazie alla diminuzione dell’infiammazione sistemica. In particolare, nei pazienti con placca coronarica con nucleo necrotico ricco di lipidi che presentano un alto rischio di rottura è stato dimostrato che trovano giovamento dopo un anno di trattamento con queste classi di farmaci. Lo stato infiammatorio è cruciale nella progressione del rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con malattie infiammatorie croniche sistemiche, come la psoriasi.
COMMENTO
Trattare con farmaci biologici pazienti affetti da psoriasi e che presentano un aumentato rischio cardiovascolare, permette di migliorare entrambe le patologie, grazie alla riduzione dell’infiammazione sistemica, permettendo di interrompere questo circolo vizioso.